Quella che oggi è conosciuta come Co.N.A.P.I (Confederazione Nazionale Artigiani e Piccoli Imprenditori) è nata nel 1994, a Roma, come associazione Italiana panettieri pasticcieri
affini (A.P.I).
Per diversi anni, l’associazione si è interessata principalmente di tutelare gli interessi e di promuovere le istanze dei propri aderenti, appunto pasticcieri, panettieri e affini, presso le istituzioni e gli esponenti politici, rendendosi protagonista di numerosi confronti, svolti principalmente nell’arena della regione Campania.
La svolta avviene nell’anno 2006, quando alla guida dell’associazione viene eletto il presidente, dott. Minichiello Basilio.
L’associazione comincia progressivamente ad acquisire un rilievo nazionale ed al core business tradizionale – la tutela degli interessi dei suoi associati nelle sedi istituzionali e politiche – aggiunge un nuovo obiettivo fondamentale, che ne caratterizzerà l’operato negli anni a seguire fino ad oggi: l’offerta di servizi strumentali all’imprenditoria ed in particolar modo la formazione degli associati.
Promuovere e stimolare la cultura tecnica, oggi, non è più un vezzo per pochi, ma una necessità imposta dalle Leggi, che disciplinano in maniera sempre più articolata e, a volte, non troppo chiara la maggior parte delle professioni artigiane.
Di conseguenza, oltre a coinvolgere vari assessorati alle attività produttive e a sensibilizzare gli assessorati regionali su problematiche di rilievo per il settore, l’A.P.I ha progressivamente ampliato la propria offerta formativa, erogando numerosi ed importanti corsi di formazione su tematiche di interesse professionale.
Queste sono dunque le due principali linee d’azione: la tutela degli interessi degli associati e la loro formazione su tematiche di carattere generale e tecnico, coadiuvandoli anche nella gestione dei numerosi adempimenti procedurali e burocratici previsti dalle normative di settore.
L’impegno profuso è stato quotidiano, e numerosi potrebbero essere gli esempi di come le Istanze associative siano state tutelate e valorizzate, spesso con successo, talvolta senza esito.
Prima tra tutte, è importante ricordare la nota battaglia contro il cd. Decreto Bersani, che ha tra l’altro liberalizzato le licenze di panificazione, determinando conseguenze economiche disastrose tra i piccoli produttori storici del settore, a tutto vantaggio di pochi grandi gruppi industriali.
Nel solco di questa evoluzione, che ha portato l’A.P.I. ad assumere sempre maggiore rilievo su base nazionale, l’associazione è venuta incontro alle istanze di altre categorie di piccoli artigiani ed imprenditori che manifestavano la propria volontà di adesione.
L’A.P.I, pertanto si trasforma in Co.N.A.P.I, sempre sotto la guida del presidente Minichiello Basilio, e nel breve torno di tempo dal 2010 ad oggi, ha progressivamente annoverato oltre 100 sedi in Italia, in 71 province e 17 Regioni.
Nello stesso anno, la Confederazione ha ottenuto il riconoscimento del Ministero del Lavoro quale soggetto datoriale “Maggiormente rappresentativo” – ai sensi della Legge 311 del 1973 -ed è dunque sottoscrittrice di CCNL per i settori dell’artigianato, del commercio e del
Terziario, agricoltura, edilizia, trasporto e logistica, sanità privata, scuola privata.
Nel 2012, infine, la confederazione ha stipulato un accordo interconfederale con U.G.L (Unione Generale del Lavoro) e A.C.A.I. ( Associazione Cristiana Artigiani Italiani), dove si stabilisce la volontà delle parti di convergere in una politica sindacale comune, finalizzata all’implementazione di attività formative professionali, dal quale sono scaturite, in data 17/01/2013, la costituzione mediante atto pubblico di un Fondo Interprofessionale denominato EUROFONDO, in data 21/01/2013, l’istituzione dell’Ente Bilaterale Nazionale per
‘Artigianato ed il Terziario, denominato EBINART, principalmente deputato a supportare le attività Formative Professionali ed in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, ai sensi della normativa vigente, per tutti i settori di competenza.
Ad oggi la Co.N.A.P.I. è una Confederazione avente carattere nazionale, riconosciuta dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali quale ente datoriale maggiormente rappresentativo e quale soggetto formatore ai sensi degli art. 32 comma 4 e 98 comma 2 del
D.Lgs 81/08.